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Michela (Massimo Di Cataldo)

Michela, Michela, dicevi un giorno che ce ne andremo via e ricordo pioveva, ma c'era il sole nella tua ironia E una rosa comprata tornando a casa, tra i capelli portavi tu e parlavi di un treno che prima o poi si sarebbe fermato per noi Tra i banchi di scuola, bocconi amari da mandare giù ma poi tra le lenzuola, per ore non ci fermavamo più E quel figlio che insieme avevamo sognato chi lo sa se anche lui si sarebbe fermato ad aspettare qualcosa che non è arrivata mai Dov'ero dov'eri, quando quel treno è passato domani era ieri, ora che tutto è cambiato ed io non mi domando più e tu non ti domandi più... chi sei Mi ricordo di te così fragile e dura ma il coraggio era solo incoscienza e paura di rinunciare a qualcosa che non è arrivata mai Dov'ero dov'eri, quando quel treno è passato domani era ieri, ora che tutto è cambiato ed io non mi domando più e tu non ti domandi più... perché Michela Michela... ma il tuo sorriso non è cambiato mai ... e chissà se quel figlio soltanto sognato non ci avrebbe legato di più chi lo sa se quel treno che un giorno è passato... si sarebbe fermato per noi